Come ritrovare persone disperse tra le macerie, grazie all’utilizzo dei cani
La Ricerca e Soccorso su macerie con l’utilizzo dei cani prevede interventi con unità cinofile, cane e conduttore, appositamente addestrate per lo scovo di persone intrappolate sotto i detriti di una calamità attraverso l’utilizzo delle capacità olfattive del cane.

Ricerca dei dispersi tra le macerie con l’utilizzo dei cani
La Ricerca e Soccorso su macerie con l’aiuto dei cani è complementare alle altre tecniche di ricerca con mezzi tecnologicamente avanzati in dotazione alle squadre USAR (Urban Search And Rescue) dei Vigili del Fuoco. È fondamentale per le unità cinofile, come per tutte le altre squadre che intervengono in questo tipo di scenario, sapersi mettere a disposizione dei centri di comando; magari formando all’interno delle associazioni dei team leader o dei logisti che si interfaccino con essi, per agevolare al meglio le operazioni di ricerca e soccorso.
La preparazione
La preparazione di un binomio cane-conduttore per operare in catastrofe è articolata e complessa. La maceria stessa è di per sé una realtà piuttosto ostica sebbene si sviluppi in aree ben delimitate. Bisogna saper camminare sopra suoli fortemente accidentati. Per questo motivo si insegna anche al conduttore, ma particolarmente al cane come muoversi in ambienti impervi, tra sassi, travi di cemento, vetri, ecc. Si insegna al cane a superare ostacoli di ogni tipo; a fiutare e segnalare la presenza umana sotto cumuli di detriti, senza vedere la persona che si sta cercando.
Un valido aiuto a questo scopo è l’utilizzo delle casse di Henzel (casse in legno o altro materiale atte a nascondere una persona). Durante i primi addestramenti, incentiva il cane ad abbaiare. Si addestra il cane ad uno scrupoloso e lento passare sopra alla maceria, in cerca delle più piccole fonti di odore umano, provenienti anche dai più piccoli anfratti. Tuttavia non sono sufficienti le lezioni in campo per la gestione e l’approccio all’area di intervento. Sono necessari corsi e continue lezioni di aggiornamento con i Vigili del Fuoco per la gestione delle metodologie USAR (Urban Search And Rescue).

Binomio cane conduttore
La preparazione del binomio cane-conduttore dura più di due anni. E’ sottoposta a formazione continua per il mantenimento delle capacità acquisite. Come sempre in questi ambiti, più esperienze si fanno e più il binomio cane-conduttore è pronto per un reale intervento. Per quanti addestramenti ed esercitazioni si possano fare, tutto ciò sarà sempre diverso da quello che ci si troverà davanti in una catastrofe reale. Già da questo si evince che il percorso per arrivare ad un esame di operatività è lungo e impegnativo. Mantenere poi la competenza e la preparazione comporta un continuo, costante e serio impegno. Un buon addestramento del cane inizia dalla formazione del conduttore relativamente ai rischi possibili per lui ed il cane. Valutazione su cosa si va a fare e sui possibili scenari che si andranno ad affrontare.
Quali sono i cani più adatti per la Ricerca Soccorso su macerie
Per quanto concerne il cane, in questa disciplina sono da escludere i cani troppo grandi. La loro mole potrebbe far cambiare le situazioni degli scenari. Si potrebbero verificare crolli e smottamenti nell’instabile equilibrio di una maceria “viva” come quella del crollo di un edificio. Anche i cani di piccola taglia (sotto i 10 kg) non sono molto indicati per questa attività. Infatti la loro struttura corporea non dà loro la capacità di superare ostacoli di grandi dimensioni. Tuttavia ci sono enti che addestrano cani di piccola taglia. Questi risultano utili ad entrare tra gli anfratti delle macerie, cunicoli e piccoli pertugi; in modo tale da poter penetrare fino al cuore della maceria stessa.
Ricerca metodica
La “media res” sembra essere comunque la scelta migliore. Il cane ideale per una maceria è un cane di media taglia, ovvero i cani dai 12-15kg ai 20-25kg. Cani leggeri e di buona mobilità in grado di superare la maggior parte degli ostacoli che si troveranno ad affrontare. Proprio per la traballante instabilità dell’area di lavoro sono sconsigliati quei cani che hanno degli sprint stroppo elevati. Sono troppo imprudenti e corrono via all’impazzata. Anche il cane deve imparare a valutare i rischi a cui va incontro. Saper cambiare direzione all’occorrenza, questo principalmente per la sua stessa salvaguardia. Qui la ricerca metodica, più lenta ma misurata e attenta, è preferibile in quanto permette la bonifica diretta dell’area assegnata.

Quali sono le caratteristiche necessarie per affrontare la Ricerca Soccorso su macerie
Per questa specialità cinofila, come già detto sopra, non basta la preparazione degli addestramenti, la buona volontà, la voglia di fare. In questa disciplina per poter operare serve un lungo percorso formativo. Nella Ricerca Soccorso in superficie, l’area di ricerca è molto più vaga, vasta ed estesa; spesso senza limiti, all’interno della quale si presume possa esservi forse una persona. Invece la ricerca in catastrofe ha dei confini più chiari. Per quanto estesi spesso in poche decine di metri quadrati, si presume ci siamo molte più vite da salvare. Ci si trova di fronte quindi a scenari più difficili da affrontare. Soprattutto emotivamente. Per questo motivo l’operatività nella ricerca in maceria non è una cosa per tutti.
Psicologia del soccorritore
Da non sottovalutare è la necessità di formare e seguire il volontario in quella tematica che potremmo riassumere come “psicologia del soccorritore”. È importante fornire alle squadre che operano un adeguato supporto psicologico post-intervento. Affrontare quei disagi emotivi che ci accompagnano durante tutte le fasi del soccorso è fondamentale. Preparazione, partenza, arrivo, attesa pre-ricerca, ricerca, ritrovo, rientro a casa.
Come avviene la Ricerca Soccorso su macerie
Le unità cinofile riescono ad individuare l’odore umano a parecchi metri sotto le macerie; in poco tempo e con molta efficacia. L’utilizzo di sonde o apparati tecnologici implica l’impiego di un maggior numero di soccorritori. Di conseguenza le operazioni implicano l’impiego di più tempo. Ciò nonostante nel protocollo dei Vigili del Fuoco, in una ricerca in maceria, non basta la segnalazione di un’unica unità cinofila.
Ad ogni segnalazione deve seguire la riconferma da parte di un secondo cane conduttore. Oppure ci deve essere quella visiva da parte dei soccorritori. La persona deve essere o vista o sentita con sicurezza. Questo aspetto è importante per le successive manovre di recupero. Spostare qualsiasi cosa in un crollo, potrebbe determinare una sorta di reazione a catena per altri crolli.
Qual’è l’attrezzatura necessaria per praticare la Ricerca Soccorso su macerie
Per poter operare in un ambiente “ostile” come la maceria, sono necessarie molte attrezzature. Per tutti i soccorritori sono indispensabili i DPI (dispositivi di protezione individuali) quali caschi con visiera, guanti e scarponi di sicurezza. Essi devono essere a norma di legge e prontamente sostituiti, qualora danneggiati, anche prima della loro effettiva data di scadenza.
Anche i cani possono vestire alcuni dispositivi per la loro salvaguardi;: scarpette anti-taglio e occhiali protettivi sono tra le dotazioni più comunemente utilizzate. L’immagine potrebbe far sorridere, ma tali “accessori” servono per proteggere dagli infortuni anche il soccorritore a quattro zampe. Un cane ferito non può procedere con l’attività di ricerca.
Come iniziare la Ricerca Soccorso su macerie
Per iniziare questa attività, il consiglio è sempre quello di andare a vedere come si svolge l’attività. Per diventare unità cinofila operativa in catastrofe, preferibilmente presso un gruppo cinofilo vicino a casa vostra bisogna parlare con chi svolge questa attività e provare per qualche tempo. In questo modo si può valutare se l’impegno richiesto è a vostra portata. La cosa importante è non farsi prendere la mano dall’entusiasmo. I progressi e le difficoltà sono dietro l’angolo che vi aspettano.
Le associazioni di protezione civile, diffuse nel territorio sono molte. Variano dalla singola associazione non affiliata a nessuno, ai coordinamenti regionali, alle associazioni nazionali o internazionali. Sempre più la necessità di avere personale esperto e professionalmente preparato porta a prediligere quelle associazioni che si cimentano in prove internazionali. In questo caso le regole standardizzate di operatività regolano non solo il livello di preparazione per gli interventi, ma regolano tutto il lavoro che sta dietro all’intervento.
Quali sono le Federazioni a cui rivolgersi per la Ricerca Soccorso su macerie
L’INSARAG – International Search and Rescue Dvisory Group, forma delle squadre pronte ad affrontare interventi internazionali. All’interno di queste squadre ci sono anche quelle cinofile; formate non solo da cinofili , ma anche da team leader, veterinari e logisti. Per far parte di queste squadre, sempre più utilizzate, si devono fare tutta una serie di esami e corsi. L’abilitazione IRO – International Rescue Dog Organisation o FCI – Federation Cynologique Internationale; l’abilitazione MRT (Mission Readiness Test); i corsi USAR (Urban Search And Rescue). In caso di catastrofe ci sono normative a livello nazionale ed internazionale da rispettare. In Italia sono i Vigili del Fuoco ad occuparsi della gestione dell’intervento. Le varie Associazioni e Federazioni si impegnano a fare esami ed incontri volti a migliorare la preparazione e la professionalità delle unità cinofile da impiegare in interventi reali.
Articolo di Fabio Giacomelli